Convenzione delle Alpi

La Convenzione delle Alpi è un trattato internazionale stipulato tra Italia, Germania, Francia, Liechtenstein, Austria, Svizzera, Slovenia, Principato di Monaco ed Unione Europea. Sottoscritta nel 1991, ha lo scopo di tutelare le Alpi, favorendone uno sviluppo sostenibile che tenga conto tanto della salvaguardia delle risorse, quanto della necessità di consentirne un uso compatibile da parte dell’uomo.

L’obiettivo di fondo della Convenzione delle Alpi è di coniugare misure per la protezione dello spazio alpino con uno sviluppo sostenibile e orientato al futuro delle regioni. Il fatto che la Convenzione delle Alpi si riempia di contenuti concreti proprio nelle città alpine è di importanza centrale, poiché circa due terzi della popolazione alpina vivono in aree urbanizzate, anche se queste costituiscono solo il 40% della superficie alpina complessiva. Dal punto di vista spaziale, le Alpi sono ancora oggi un territorio marcatamente rurale. Tuttavia la popolazione – e quindi l’economia – ha già, per la maggior parte, una connotazione urbana. Natura e cultura, ecologia ed economia trovano qui un terreno di scontro-incontro senza mediazioni. Rendere consapevole di questo un’ampia fascia di popolazione è l’obiettivo dichiarato dell’idea di “Città Alpina”.

L’11 gennaio 2008 le Città alpine dell’anno e la Convenzione delle Alpi hanno consolidato la loro volontà di una cooperazione duratura con un accordo (Memorandum of Understanding). Un programma di lavoro biennale comune definisce una serie di attività concrete.

Tra l’associazione e il Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi avviene un regolare scambio di informazioni. Nel 2008 e nel 2009 sono stati realizzati diversi eventi che hanno riscosso un notevole successo. Nel settembre 2008 100 persone hanno partecipato ad esempio alla conferenza internazionale sulla responsabilità delle città alpine nei confronti del cambiamento climatico tenutasi a Gap, in Francia. Nell’ottobre 2009 ha avuto luogo a Bad Reichenhall, in Germania, un workshop internazionale sul dialogo fra città e territorio. A giugno 2008 un viaggio giornalistico„SuperAlp2“ organizzato dal Segretariato permanente, ha portato numerosi rappresentanti di media da tutto il mondo in visita presso alcune città alpine quali Gap, Chambéry, Brig-Glis e Bolzano).

Nel corso della XI Conferenza delle Alpi, che ha avuto luogo in marzo 2011 in Slovenia, l’Associazione “Città Alpina dell’anno” ha ufficialmente ottenuto lo status di osservatore. L’Associazione potrà così partecipare alle riunioni del Comitato permanente e alla Conferenza delle Alpi, che si tiene ogni due anni. Le “Città alpine” sono prive di diritto di voto, ma hanno la possibilità di sottoporre le loro proposte direttamente ai decisori politici. E, tramite risoluzioni, le “Città alpine” possono esercitare una pressione politica sulle Parti contraenti.

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